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CISGIORDANIA
Regione occidentale della Giordania (compresa la
parte araba di Gerusalemme) occupata dagli israeliani nel terzo conflitto
arabo-israeliano del giugno 1967. Secondo le deliberazioni dell'Onu del
27 novembre 1947, relative alla spartizione della Palestina in due stati,
ebraico e arabo, avrebbe dovuto essere assegnata al secondo. A seguito degli
esiti della Prima guerra arabo-israeliana (1948-1949), la Cisgiordania venne
occupata dalle truppe transgiordane e poco dopo entrò a far parte
del comune regno di Giordania sotto lo scettro di re Abdallah. La Giordania
la perdette poi nel 1967; la successiva occupazione israeliana modificò
lo status di Gerusalemme, dichiarata nel 1980 capitale eterna dello
stato di Israele. Nel resto del territorio, ribattezzato dagli occupanti
con la denominazione biblica di Giudea e Samaria, venne attuata una massiccia
campagna di colonizzazione demografica ebraica. L'opposizione araba all'occupazione
israeliana si concretizzò prima in un vasto appoggio all'Organizzazione
per la liberazione della Palestina e poi, dal 1987, in una generale sollevazione
popolare nota con il termine arabo di intifada (rivolta).
Con la proclamazione dello stato di Palestina nel 1988, la Giordania rinunciò
a ogni diritto sulla regione. In seguito agli accordi israelo-palestinesi
del 1993-1995 i centri principali della Cisgiordania passarono sotto il
controllo di un'amministrazione autonoma palestinese. Nel 1996 si tennero
le elezioni per un consiglio dell'Autorità palestinese che avrebbe dovuto
costituire il nucleo di un futuro stato indipendente, possibilità che venne
messa in seria difficoltà dagli scontri sanguinari tra israeliani e palestinesi
verificatisi a partire dagli ultimi mesi del 2000.
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